In questo messaggio, Bitar afferma di essersi costituito alle autorità in maniera del tutto spontanea e volontaria, in quanto era suo dovere rimborsare tutti quei giocatori che a seguito del famoso black friday non hanno più avuto la possibilità di continuare a giocare e gestire le proprie finanze. Chi in realtà si sta muovendo seriamente per risolvere questa vicenda è Pokerstars, che sta portando avanti le trattative per l’acquisto a titolo definitivo di Full Tilt. Trattative che potrebbero trovare un riscontro positivo per quanto riguarda il rimborso dei player che dopo la conclusione dell’affare potrebbe diventare una realtà concreta. In oltre, l’accordo prevede anche la stipulazione di nuovi contratti di lavoro, questo però in assoluta discrezione da parte di Pokerstars.
Il testo del messaggio prosegue poi con alcune rivelazioni interessanti, in cui Ray Bitar recita la parte del pentito affermando che quanto accaduto è parte di alcune incomprensioni avute tra le alte cariche di Full Tilt, ed il suo arresto è stato necessario per velocizzare il processo che porterà Pokerstars ad inglobare l’ex poker room. Parole che non hanno avuto riscontro tra gli enti giudiziari, i quali portano avanti la causa con determinazione respingendo ogni richiesta da parte dei legali di Bitar, il quale se considerato colpevole rischia seriamente di non rivedere più la luce.
Se da un lato il destino di Ray Bitar pare dunque segnato, dall’altro troviamo ancora uno spiraglio di speranza che i gocatori coinvolti nello scandalo non hanno mai perso nel corso del tempo.