Il Big One è stato l’evento record mai disputato alle WSOP, dove i migliori giocatori al mondo si sono dati battaglia a fronte di un buy-in pari a 1.000.000€. Vincerlo significa entrare di diritto nella storia del poker mondiale e diventare una sorta di punto di riferimento per i fan e non che hanno voluto porgli alcune domande per conoscerlo al meglio. Da qui una raffica di botta e risposta, con “The Magician” che si racconta fin da quando aveva 19 anni, età che gli ha permesso di frequentare i primi casinò e sperimentare il fascino della sua prima partita di poker. Da allora ha ananellato una serie di successi che lo hanno portato a vincere ben 2 WPT, un braccialetto alle WSOP e l’ultimo storico evento targato Big One.
Continuano poi a piovere domande riguardanti il segreto principale per diventare dei professionisti del poker, alla quale Esfandiari si trova stranamente in difficiltà ma pone comunque una risposta “non lasciatevi mai influenzare da fattori esterni come feste e quant’altro, ma dedicatevi di sana pianta al poker per i prossimi 10 anni”.
Tornando all’evento che lo ha proclamato recordman di tutti i tempi, Esfandiari parla del Big Drop come un’iniziativa importantissima non solo per il mondo del poker, dato che sono stati raccolti oltre 5milioni di dollari destinati alla beneficenza.
Non mancano domande anche per quanto riguarda la sua vita privata, in particolare la recente apertura di un salone di bellezza ad Hollywood, la sua visita agli imminenti giochi di Londra e ad una futura sponsorizzazione. A quest’ultima domanda Antonio non si sbilancia, lanciando una piccola frecciatina a tutte le poker room “spero che questa vittoria possa aprire gli occhi alla gente“, conclude ridendo scherzosamente.