Ashton Griffin abbandona il poker online

Ashton Griffin pone fine alla sua straordinaria carriera come poker player di cash game online. All’età di soli 23 anni, nessuno avrebbe potuto credere ad una simile presa di posizione, in quanto gli oltre 5 milioni di dollari vinti sotto il nome di “theASHMAN103” lasciavano intravedere ben altro all’orizzonte.

Una scelta dura ma consapevole quella di Ashton Griffin, il quale si immagina un futuro lontano dai tavolo online ma, come egli stesso ammette “non è detto che questa lontanaza mi priverà della possibilità di giocarmi qualche evento live, chissà….“. Molti giocatori online hanno intrapreso questa strada, frustrati forse dalla monotonia e dallo stress che il gioco comporta stando seduti davanti ad un monitor. Presto o tardi la scelta ricadrà altrove, spesso anche al di fuoi del mondo del poker. Possiamo capirlo da un giocatore ormai veterano e ambasciatore del poker, ma un 23enne che è riuscito a bruciare tutte le tappe in un tempo relativamente breve lascia senz’altro qualche rammarico.

Tra le tante idee che affollano i pensieri di Ashton riguardano principalmente la sua carriera nel mondo della lotta, sua vera passione gia dai tempi dell’università. Altrimenti “mi piacerebbe viaggiare molto e scoprire nuovi luoghi tipici di ogni zona, in quanto mi piace la natura e il mondo che ci circonda”. Le possibilità dunque non mancano, anche perchè con più di 5.000.000$ alle spalle difficilmente si potrà far mancare tutte questi piacevoli hobby.

Riprendendo il discorso sul poker, Ashton Griffin vuole sottolinare come per lui i soldi hanno un valore molto particolare, in quanto “sono riuscito a sperperarne una grossa quantità, ma ho messo poi un freno a questa mia folle iniziativa ed ho iniziato ad avere un approccio molto più duttile e maturo, grazie anche all’appoggio della mia famiglia che non mi ha fatto mai mancare il loro affetto anche nei momenti più duri della mia carriera“.

Speriamo dunque di rivederlo al più presto a cavalcare le onde del poker (magari anche live), in quanto è davvero un peccato non poter più parlare di un simile giocatore.