Chris Moneymaker: “vincere è diventata un’impresa”

Chi non ricorda la strabiliante vittoria al Main Event delle WSOP 2003 da parte di Chris Moneymaker? Da allora, di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta.

Dopo la sua vittoria dei record, Chirs Moneymaker è ancora qui, nonostante il presente abbia segnato inevitabilmente il modo di vedere e comprendere il poker. Il 37enne del Tennessee calca ancora il palcoscenico dei grandi eventi, a differenza di molti altri colleghi che, vuoi per un motivo o per un altro, si sono montati la testa.

Moneymaker racconta così le notevoli divergenze tra il poker odierno e quello di diversi anni fà, quando si iniziavano a sperimentare le prime strategie di gioco che oggi sono diventate il pane quotidiano per moltissimi giocatori. “Ricordo che nel 2003, l’anno in cui conquistai il Main Event, si dava maggior spazio al Limit Holdem. Alcune poker room non permettevano addirittura neanche il check-raise, inquadrando così uno stile di gioco che, semplicemente, accumunava tutti noi giocatori.”

” Nessuno 3bettava una mano senza un punteggio davvero forte, e nel caso di una 4bet i ragionamenti si estendevano fino a A-A, K-K o, al massimo, A-K. Il gioco era praticamente standard, per questo dico che 10 anni fà era tutto molto più semplice.”

Nonostante Moneymaker non sia un’esempio di chissà quali abilità, a lui va comunque riconosciuta un’estrema dedizione al gioco, che nel tempo lo ha portato a migliorare: “Devo dire di essere notevolmente migliorato rispetto al passato, perchè anch’io mi sono dovuto adattare all’incedere continuo di nuovi giovani giocatori sempre più aggressivi. Questi 21enni non fanno altro che dedicarsi al poker, e così è probabile che nonostante i miei sforzi io resti indietro ogni giorno di più, ma faccio comunque quello che posso per rimanere aggiornato. Vincere è diventata praticamente un’impresa.”

Rispetto a molti altri giocatori, Moneymaker può vantare anche un corretto uso del bankroll, vista anche una famiglia a carico: “Ho amministrato il mio bankroll in modo intelligente, evitando di giocare partite troppo ricche, di solito non mi siedo mai oltre il NL1000, così non devo neppure aver a che fare con molto stress”.