Il richiamo degli High Stakes è così forte che in molti, dopo una cospicua vincita in un torneo prestigioso, non riescono ad ignorare. Questa volta è il turno di Diane Cahill, una ragazza di origini irlandesi vincitrice di una recente edizione del Sunday Special. La voglia di mettersi in mostra, l’astro di una giovane inesperta: elementi che, messi insieme, costituiscono il cosidetto “fish” degli high stakes.
Infatti, proprio sotto tale aspetto, Cahill si è messa in mostra sotto una cattiva luce, proponendo giocate fuori dai canoni standard del Texas Holdem. Una prestazione non del tutto negativa però: nonostante la sua inesperienza verso questi tavoli, è riuscita comunque a portare un profitto tuttosommato interessante, vista la presenza di numerosi regular che non hanno resistito ad un pasto così prelibato. Tra questi, troviamo Ignat Liviu, giocatore rumeno che in carriera a vinto oltre 1.200.000$: purtroppo per lui, deve lasciare nelle tasche di Cahill circa 22.000$, cifra interessante se si considera che è stata maturata nel giro di 300 mani effettive.
La fortuna però, inizia ben presto a scomparire, soprattutto negli heads up sit&go hyperturbo da 1.000$ ciascuno. Specialità dall’elevatissima varianza, la quanle non ha risparmiato la giovane Diane. A conti fatti comunque, questa fugace apparizzione è stata inaspettatamente positiva, ma ciò non toglie la sconsiderata idea che ha attraversato i pensieri di Diane Cahill e, prima di lei, molti altri suoi colleghi che hanno avuto minor fortuna.