Guy Lalibertè, uno tra gli uomini più ricchi ed influenti al mando, confessa di non essere più in grado di competere negli High Stakes:” per adesso un addio, ma consideratelo un’arrivederci”.
Guy Lalibertè High Stakes: “non un addio, ma un arrivederci!”
Guy Lalibertè, uno tra gli uomini più ricchi ed influenti al mando, confessa di non essere più in grado di competere negli High Stakes:” per adesso un addio, ma consideratelo un’arrivederci”.
Una personalità piuttosto ambigua quella di Guy Lalibertè: grazie alla suo genio, nasce il Cirque du Soleil, un successo che lo ergono tra i personaggi più ricchi al mondo. Fama, successo e una spiccata dote umana per la beneficenza: fin qui tutto perfetto, se non entrasse in gioco il suo amore per il Texas Holdem. C’è chi nasce per qualcosa e chi per altre, e Guy Lalibertè sembra proprio non digerire il gioco d’azzardo, non riuscendo a farselo entrare nelle corde.
Questa sua passione, lo ha spinto a versare nelle tasche di molti player professionisti diversi milioni di dollari che, nonostante siano briciole se paragonate al patrimonio accumulato con la sua attività da imprenditore, restano comunque fastidiose e, per certi versi, piuttosto pesanti. Come egli stesso vuole far intendere, solo su Full Tilt ha dilapidato una gran quantità di dollari, soprattutto sotto i nick di “noataima”, “patatino” e “lady marmalade”. “Riconosco di non essere assolutamente in grado di competere con i grandi campioni di questo splendido sport, nonostante qualche piccolissma soddisfazione l’ho ricavata anch’io! Ho comunque perso molti, troppi soldi online, per questo ho deciso di darci un taglio con gli High Stakes. Mi è sempre piaciuto il lato social di questo gioco, intuire la mano degli avversari, studiarne le particolarità etc…., però ammetto che il mio livello non è minimamente paragonabile a questi livelli. Sono stanco di regalare soldi a destra e a sinistra!”
Un Gay Lalibertè piuttosto critico con se stesso, il quale non accetta però critiche fuori dal contesto pokeristico:” ho speso oltre 35 milioni per un viaggio nello spazio. Certo, lo ammetto, sono moltissimi soldi spesi per un piacere personale, ma non per questo devo sentirmi dire che sono uno scellerato. Ho messo in piedi il Cirque du Soleil praticamente da solo: sfido chiunque a tentare questa strada!
Infine, Lalibertè stila un possibile programma da qui in avanti, senza contare ovviamente le sue partecipazioni agli High Stakes.” Il mio non è un addio. Diciamo un arrivederci. Per adesso voglio concentrarmi su altri aspetti del poker, prendendolo da questo momento solo ed esclusivamente come allenamento. Parteciperò sicuramente ad altri eventi come il Big One Drop delle WSOP, ma per un scopo di beneficenza.”
Chissa come i vari Antonius, “durrrr” e gli altri squali degli High Stakes si stiano adesso mangiando le mani!
