La diatriba è nata dopo la conferma, in questi giorni, che uno degli eventi delle WSOPE di Parigi sarà dedicato unicamente alle donne. A tal proposito, Vanessa Selbst, vincitrice di ben due braccialetti, si è detta entusiasta nel caso in cui, il torneo, presentasse tante iscrizioni. Tuttavia, ha espresso qualche perplessità in merito alla concessione di un braccialetto in un field che, presumibilmente, sarà ridotto.
Apertamente contro la separazione di uomini e donne è, invece, Annie Duke, vincitrice in carriera di un braccialetto. A tal proposito afferma:
“Non ho niente contro i casinò che fanno «ladies night», ma qui parliamo di un braccialetto, di un campionato del mondo, no? Secondo me non ha senso. Non ha senso a meno che tu non dica che c’è una differenza di intelletto fra uomini e donne per cui devi farli competere in eventi diversi“.
Maria Ho, infine, ha fatto sapere di apprezzare “gli sforzi del mondo del poker per portare più donne al gioco e per fargli provare l’esperienza del poker a livello professionale in un’atmosfera serena e divertente, questo è un aspetto fantastico“. In merito al braccialetto, Maria fa presente inoltre che “in qualche modo, con tutti questi eventi WSOP e WSOPE stiamo facendo diminuire il suo valore e l’esclusività di dire «ho vinto un braccialetto» quando ce ne sono tanti in giro“.
In poche parole, si tratta dell’eterna discussione che vede contrapposti gli uomini e le donne, le loro abilità e i loro intelletti. Discussione che, si sa, difficilmente giungerà a placarsi…