Il fatto è stato portato alla luce attraverso una discussione avanzata dall’utente “cbt5000”, il quale riporta alcuni stralci delle conversazioni avvenute tra i due player attraverso l’utilizzo di Skype e Facebook. I protagonisti coinvolti parlano di un attacco hacker da attuare verso i computer dei malcapitati, in modo da poterne vedere le carte attraverso una comoda interfaccia grafica. Ecco alcune frasi della conversazione: “Posso accedere tranquillamente al computer di “Mowsli”, in quanto ci siamo messi d’accordo per giocare tutta la giornata. In questo modo potrò vedergli le carte e metterlo alle corde….”. Parole che pesano e lasciano il segno, in quanto uscite proprio da un giocatore come Matt Marafioti che in carriera è stato in grado di vincere più di 2 milioni di dollari in soli tornei live. La conversazione prende poi una piega inaspettata: “Io odio il poker nella maniera più assoluta, non ne faccio una ragione di soldi, ma voglio che tutti perdano e possano fallire in questo mondo!”.
Un movente che non lascia all’apparenza nulla di realmente concreto, ma siamo stupiti difronte a tanta discriminazione per il poker e le persone coinvolte. Anche molti giocatori professionisti intervengono in merito a questa vicenda, tra tutti Isaax Haxton che rincara la dose: “Una persona totalmente inaffidabile, priva di spirito competitivo. Come può un giocatore vantarsi delle sue scorrettezze, come ad esempio come i suoi multiaccount sbandierati ovunque? Spero proprio che venga allontanato al più presto dal mondo del poker“.
Dopo tanta carne al fuoco, interviene proprio Matt Marafioti, promuovendo una versione dei fatti che non regge però pienamente. Egli sostiene infatti di essere totalmente in breakeaven dal 2008, arrivando addirittura ad offrire un milione di dollari per tutti coloro che riuscissereo a dimostrare il contrario.
Un nuovo brutto episodio che prende di mira ancora una volta il mondo del poker online. E poi ci si lamenta delle critiche mosse verso questo gioco! Speriamo che tutto possa risolversi nel migliore dei modi.