Daniel Negreanu era piuttosto sicuro del risultato conclusivo, non prevedendo però un attivo così clamoroso. Sul piatto ballavano circa 300.000$, conquistati senza mezzi termini proprio dal Team Pokerstars. Negreanu è riuscito nell’ardua impresa di mettere su una concorrenza abile ed esperta, non proprio avvezza a questa specialità ma comunque all’altezza della situazione. La sua scelta è stata bene ripagata, forse agevolata dalle scarse motivazioni del Team Full Tilt, abituati a ben altre cifre, ma è sicuramente un modo subdolo per screditare la grande prestazione del Team Pokerstars.
La sfida, come ben ricordate, prevedeva una serie di match heads up sit&go NL Holdem, da giocarsi contemporaneamente. Per ogni tavolo si dovevando disputare 3 incontri: vincerne 2 significava aggiudicarsi il proprio round. Il capitano Daniel Negreanu e Grospellier hanno dato spettacolo, vincendo tutti e tre gli incontri rispettivamente contro Gus Hansen e Victor Bloom, quest’ultimo decisamente sotto tono rispetto alle ultime uscite negli High Stakes. Più equilibrata invece la situazione tra Isaac Haxton e Tom Dwan, comunque sempre favorevole al Team Pokerstars. Haxton non chiude subito la pratica, lasciandosi rimontare dopo essere passato in vantaggio. Su un risultato di 1-1, Dwan non riesce ad arginare l’ascesa di Haxton che, in proporzione a quanto accaduto nei primi 2 round, non c’è stata più storia.
L’amarezza, nonostante tutto, è tanta per il team Full Tilt. Hansen è l’unico esponente a mettere una parola dopo il disastroso risultato del suo Team:” Non siamo stati capaci di nulla. Si vede che gli avversari hanno preso davvero sul serio questo incontro, come una sorta di rivincita nei nostri confronti. Bravi loro, ma decisamente male noi!”