Non c’è stato nessuno, infatti, che ha avanzato un’offerta. Il venditore probabilmente ha creduto di aver fatto il colpo, ma evidentemente si sbagliava. Ha atteso i dieci anni dall’affermazione dell’americano Chris Moneymaker a Las Vegas, ricorrenza questa che, secondo lui, gli avrebbe garantito la vendita della sua piccola “fortuna”. Purtroppo non è andata così.
È verosimile che più di uno abbia sospettato che non si trattasse proprio di quel mazzo di carte, protagonista di quel memorabile torneo. Torneo, appunto, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del No Limit Hold’em. A nulla è servita la precisazione, da parte di “londone4”, che si trattasse di un pezzo originale. Lavorando per il Binion’s Horseshoe, quell’anno, infatti, il venditore era riuscito ad ottenere il permesso di tenerlo per se.
Il mazzo, pensate, si trovava ancora nella sequenza originale, incluso il certificato di autenticità con la firma di Matt Savage e Chris Moneymaker! Una vera e propria rarità, insomma. Eppure, non ha attirato nessun appassionato. Peccato per “Iondone4”. Almeno c’ha provato!