PLO: gli errori comuni del principiante [PARTE UNO]

Nell’Omaha sono molteplici i fattori che rendono imprevedibile ogni mano. Per questo la vera abilità di un giocatore va ricercata principalmente nel saper gestire la propria emotività

Nell’Omaha sono molteplici i fattori che rendono imprevedibile ogni mano. Per questo la vera abilità di un giocatore va ricercata principalmente nel saper gestire la propria emotività. Dote alquanto rara per chi si avvicina al gioco per la prima volta. Vediamo dunque quali sono gli errori più comuni che un giocatore di Omaha inesperto tende a commettere.

Attendere con pazienza la mano ideale

In qualunque variante del poker, per tutti coloro che sono alle prime armi viene spesso consigliata una sorta di strategia passiva. Cioè un gioco solido e chiuso in modo da limitare le perdite e massimizzare le vincite. Questo aspetto è assolutamente indispensabile nell’holdem, ma lo diventa ancor più nell’Omaha. Qui si è spinti a commettere qualche errore di troppo dovuto magari alla scarsa pazienza al tavolo. Infatti, avendo a disposizione un maggior numero di carte, ogni mano può essere giocata alla ricerca del punteggio migliore. Solitamente senza tener conto che gli avversari possano aver selezionato la propria mano accuratamente. Ed un punto che voi crediate assolutamente forte, alla fine si rileva miseramente perdente.

Dunque, bisogna avere sempre la dovuta pazienza ed attendere il momento opportuno per entrare in azione. Rivalutare di volta in volta il valore della propria mano in relazione ai vostri avversari. Ricordate, la pazienza è la virtù dei forti e nell’Omaha giocare carte che non sono molto buone è molto più rischioso che in altre forme di poker.

Non lasciarsi ingannare dalle carteomaha-consigli-principianti

Nel Texas Holdem, molte volte capitano situazioni in cui se ci fossimo tirati indietro al momento opportuno, avremmo potuto evitare la sconfitta, attribuendo la colpa principale alla sfortuna. Quando giochiamo mani come K-10, quella che all’apparenza puà sembrare un’ottima mano, in realtà nasconde numerose insidie. Insidie dettate principalmente da un kiker relativamente basso che molto spesso determina l’esito di una partita. Dunque, se nel texas holdem questi episodi non sono poi cosi rari, nell’Omaha risulta ancora più difficile stabilire se una mano è molto forte oppure no. Ingannando i giocatori alle prime armi che invece le considerano delle ottime mani di partenza.

Per questi giocatori, il consiglio è quello di evitare mani speculative. Ad esempio 7-8-A-J, affidandosi a carte quanto meno double suited con un Asso per ogni seme, in modo da avere sempre il nuts qualora il flop ci regalasse il punteggio desiderato. Non è raro infatti vedere giocatori che lasciano tutto il proprio stack inseguendo un progetto di colore fino al river. Ed una volta materializzato perdere inevitabilmente contro un colore più alto. Per questo, è sempre buona regola selezionare accuratamente il proprio range di mani. Bisogna evitare di giocare con carte connesse troppo basse, in quanto il più delle volte ci si troverà davanti a situazioni difficili da gestire. Una volta ottenuta la giusta esperienza, allora è il momento di azzardare qualche mossa fantasiosa ma senza esagerare, in quanto nell’Omaha il bluff, il più delle volte, non viene minimamente percepito.

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