Come giocare A-Q [ULTIMA PARTE]

Ultima parte della serie “Come giocare A-Q”, per valorizzare la nostra mano nelle diverse situazioni.

Come detto in precedenza, A-Q è una mano fortissima, anche se difficile da giocare in più di un’occasione. Paragonandola con A-K, possiamo notare le seguenti differenze:

– A-K parte da sfavorito di fronte a 6 combinazioni, mentre in tanti altri casi, saremo sopra oppure in coin flip.

– A-Q parte da sfavorito contro ben 24 combinazioni (esattamente il quadruplo). Proprio per questi motivi appena elencati, è bene dosare attentamente la forza della nostra mano, ponendo particolare attenzione alle situazioni di all-in pre flop. Pare scontanto, ma non è così: contro un avversario particolarmente chiuso, A-Q parte spesso svantaggiata e, nel peggiore dei casi, irrimediabilmente compromessa.

Come giocare A-Q?

Fatte queste doverose premesse, A-Q può comunque essere giocata in maniera più o meno simile ad A-K, in particolare:

– Possiamo aprire da qualsiasi posizione, evitando tassativamente il limp. Una mano come A-Q deve essere necessariamente giocata in maniera aggressiva, in virtù anche di possibili risvolti post flop (bluff, semi-bluff etc…);

– Isoliamo sempre i nostri avversari, non lasciando che possano vedersi il flop a buon mercato;

– Contro un’eventuale 3BET, cerchiamo di chiamare più spesso quando siamo in posizione, ovviamente contro un range percepito che possa darci dei significativi vantaggi post flop (K-Q, A-J, Q-J etc…);

– Dopo un 3BET, nel caso fossimo out position (OP), cercheremo di 4Bettare con maggior frequenza, con un occhio di riguardo sempre verso le statistiche dell’avversario (in questo caso, l’ausilio di Holdem Manager è fondamentale);

In conclusione, giocare con A-Q è sempre un buon vantaggio, a patto di saper rispettare quelle poche regole che, seppur banali, possono comunque fare la differenza nel lungo periodo.