Giocare bene non vuol dire saper bluffare, puntare in continuazione etc… Perchè, forse in molti ancora non lo sanno, o fanno finta di non saperlo, ma tra tutte le strategie possibili ed immaginabili, quella del fold è forse la più complicata (in certe circostanze), ma assolutamente indispensabile in altre. Risulta difficile passare TPTK (Top Pair con Top Kicker [A-K]), figuriamoci un tris o una scala. Questo per via di diversi fattori psicologici piuttosto complessi, anche se la soluzione pare ovvia e scontata.
Non bisogna dunque arrivare fino a questo punto, non essere cioè in grado di autocontrollarsi. Imparare a saper foldare senza troppi sbattimenti è l’unica soluzione (intelligente, per altro) da fare.
Innanzitutto, è bene capire con quali mani giocare, scartando invece quelle che, a nostro avviso, non sono poi così interessanti. Ovviamente, giocare sempre con le premium hands alla fine non pagherà quanto dovuto, in quanto (almeno ai limiti decenti), gli avversari capiranno in largo anticipo le nostre mosse dopo averci osservato per un lungo tempo.
Per questo, il consiglio generale è quello di foldare pre-flop ogni qual volta abbiamo delle pessime carte da giocare. Questo ci permetterà di evitare situazioni particolarmente complicate, oltre a metterci in condizione di osservare le dinamiche del gioco degli altri avversari. L’attesa dunque, sarà ben ripagata: aggrediremo solo con mani dal grande potenziale e, graziie ai tempi morti in cui avremo analizzato gli altri giocatori (purtroppo questo non sempre avviene, in quanto attratti da altre fonti di distrazione come TV ,internet, chat etc…), saremo in grado di sfruttare le loro debolezze a nostro vantaggio.