Tris contro Progetto di colore [PARTE UNO]

In questa serie di articoli, analizzeremo il giusto comportamento da intraprendere quando siamo in un contesto Tris vs Progetto di colore, nonchè la strategia corretta da mettere in pratica.

TRIS VS PROGETTO DI COLORE

Innanzitutto, si può facilmente constatare che una simile situazione spesso porta a dedurre che l’avversario/i possano aver ottenuto un punteggio realmente forte, al tal punto da creare una forte azione prima e dopo il river. Supponiamo in questo caso una situazione simile: ci troviamo al river e queste sono le rispettive combinazioni che il board ci ha riservato

Board – [2 picche, 9 picche, 8 picche , 9 cuori, 4 picche]

In nostro possesso – [ A cuori, 9 fiori]

In questo caso ci troviamo di fronte ad un possibile progetto di colore per l’avversario, mentre la nostra mano rappresenta comunque un punteggio estremamente forte, come il tris di 9 con Asso kicker, estremamente utile in caso egli possa avere un 9 tra le sue pocket pair.

Come comportarsi in queste situazioni? La vittoria è sempre compromessa?

ANALIZZARE ATTENTAMENTE IL FLOP

Uno degli aspetti chiave per poter dare un corretto giudizio in merito alla situazione appena descritta, è necessario analizzare e tener presente il comportamento mostrato dall’avversario prima del river, cioè in questo caso nel flop. Con 4/5 di colore a terra, è molto probabile che egli possa avere in mano non una, ma ben 2 carte dello stesso seme inerente al board, e che abbia dunque chiuso il suo punteggio gia dal flop. Nella situazione da noi analizzata, un raise al flop deve farci pensare ad un contesto non propriamente favorevole, per questo è consigliato abbandonare la mano.

Se il 9 distribuito al turn ci ha ridato qualche buona speranza di vittoria, il river conclude definitivamente i nostri sogni di gloria o quasi, in quanto bisognerà sperare che l’avversario sia sprovvisto di una qualsiasi carta a picche.

ALCUNI CAMPANELLI DI ALLARME

Considerando l’ordine di distribuzione delle carte così come descritto alcune righe sopra, potremmo approfittare del secondo 9 al turn per scoraggiare i nostri avversari, magari piazzando una bella puntata o quanto meno gestire in maniera aggressiva la situazione, in modo tale da rendere più difficile qualsiasi scelta da parte loro. In questo modo possiamo fare una rapida scrematura dei vari giocatori ancora in gioco, in modo da capire il più velocemente possibile se qualcuno possa aver gia chiuso il suo progetto di colore. Questo non esclude però che anche una sola carta suited (magari piuttosto alta come un Kappa o Asso), possa indurre l’avversario a tentare la fortuna anche dopo una puntata molto consistente. Dunque, al nostro raise possiamo ricevere un call non soltanto da chi ha gia ottenuto il suo punteggio al flop, ma anche chi va alla ricerca della carta “fortunata” al river.

Ci troviamo perciò in una situazione dove il tris, se poco supportato dal board, può diventare molto rischioso da giocare, soprattutto contro avversari maniac e dunque poco sensati.