Episodio insolito nel Poker Player Championship

Alle WSOP ci si può aspettare di tutto, anche delle controverse polemiche rivolte ad alcuni floorman che non sono riusciti a sedare una situazione che poteva compromettere l’esito di un importante torneo come quello del Poker Player Championship da 50,000$ di buy-in, il quale comprendeva tutte le varianti del poker.

In una situazione poco chiara nella specialità del Pot Limit Omaha, si sono visti protagonisti alcuni giocatori e 2 floorman delle WSOP, i quali hanno dimostrato una lacunosa preparazione nel saper leggere il regolare svolgimento della partita. Ma procediamo con ordine e ripercorriamo questo insolito evento. La mano sotto accusa vedeva in gioco 5 giocatori che hanno limpato pre-flop, nell’ordine Charles Pacheco, Viktor Blom, Abe Mosseri, Shaun Deeb e John d’Agostino. Subito dopo il russo Nikolai Yakovenko decide di rilanciare, seguito dal call dei primi 3 giocatori. A questo punto accade l’imprevisto: la parola torna di nuovo a Shaun Deeb che manda i resti, fold generale e Yakovenko annuncia l’all-in. Cosa c’è di strano in questo episodio? Semplice, lo stack di Deeb era leggermente superiore al piatto, dunque quello di Yavovenko era sicuramente superiore e per questo non poteva essere un all-in “completo”. Anche Mosseri annuncia il call dopo un’estenuante attesa, con 400,000 chips contro le 407,000 del russo. Si arriva dunque allo showdown in 3 e il board recita queste carte: [Q di Picche, J di Quadri, 2 di Quadri, 10 di Picche e 8 di Picche].

E Shaun Deeb ad aggiudicarsi il main pot grazie ad un tris di Jack, mentre il secondo piatto va ad Abe Mosseri con una coppia d’Assi. Ma da qui iniziano le incomprensioni: arriva infatti il primo floorman che annuncia di dover ripetere il turn e il river rimischiando il mazzo, dato che l’azione al flop non era stata completata. Deeb si è visto improvvisamente crollare il mondo addosso visto che aveva ottenuto uno splendido triple up, ma a risollevare il suo morale e complicare ulteriormente le cose ci si mette un secondo floorman, che rivede la posizione presa dal suo collega ed afferma che l’all-in era stati deciso ed accettato da tutti i presenti al tavolo e che bisognava rispettare quanto accaduto. Non potendo fare altro, Yakovenko ha dovuto coprire interamente lo stack di Mosseri, il quale si è visto poco dopo essere eliminato data ormai l’inconsistenza del proprio stack.

Una situazione complessa che non ha fatto altro che scatenare le ire dei giocatori presenti al tavolo, dato che si stava disputando un torneo dall’elevato costo d’ingresso come il Poker Player Championship. C’è ovviamente rammarico, e speriamo che questo episodio non vada a minare la bontà di questa edizione delle WSOP.