In prima posizione troviamo invece un fortissimo Brian Rast che, forte delle sue 10 milioni di fish accumulate nel corso del torneo, potrà sicuramente dire la sua e consolidare così le sue bellissime WSOP dell’edizione passata, dove è riuscito a conquistare la bellezza di ben 2 braccialetti.
Ma tutti i riflettori sono puntati sull’americano Phil Hellmuth, il quale ha raggiunto la qualificazione per il torneo mediante un evento satellite da 25.000$ di buy-in dell’MGM Grand, dove è riuscito a strappare un preziosissimo biglietto d’ingresso per il torneo più generoso delle WSOP.
Non poteva iniziare meglio questo Big One For One Drop per Phil Ellmuth, il quale riesce subito a portarsi avanti con lo stack grazie ad una mano che lo vede protagonista con A-A contro i K-K di Paul Phua: il board non regala sorprese e Hellmuth raddoppia immediatamente le sue chips, incrementando poi di volta in volta grazie a piccoli piatti uncontested che lo proiettano secondo nella chipcount.
Tanti nomi caldi presenti in questo evento delle WSOP, come Gus Hansen, Antonio Esfandiari, Sam Trickett, Ben Lamb, Phil Ivey, Daniel Negreanu, Tom Dwan e moltissimi altri giocatori di altissimo livello. È Proprio quest’ultimo a creare le prime discussioni al tavolo, in quanto si è inserito in una veste alquanto chiusa, mostrando un gioco che mai è stato nel suo DNA e creando preciò confusione al tavolo.
Tra i big eliminati prematuramente troviamo Bertrand Grospellier, Eugene Katchalov, Michael Mizrachi e Andrew Robl e Erik Saidel, il quale si vedrà sicuramente soffiare il primo posto nella All Time Money List, in quanto il primo classificato porterà a casa una cifra astronomica pari a 18 milioni di dollari.