Per la TDA, far fuori la mano del giocatore che non si trova al tavolo nel momento in cui le carte iniziano ad essere distribuite è un modo per salvaguardare la correttezza del gioco. Non la pensa così Negreanu che, infatti, critica il modo in cui, certe regole, sono presentate come assolute anche se non trovano l’appoggio della maggioranza.
Di conseguenza, per il giocatore la domanda è: perché introdurre cambiamenti che i propri “clienti” accettano mal volentieri? Dal canto suo, il pro di PokerStars suggerisce che stravolgimenti di questa portata siano prima oggetto di vaglio da parte di una commissione di professionisti dalle competenze acclarate come, per esempio, quelli che occupano le migliori posizioni nel Global Poker Index e che poi partecipano, regolarmente, alle manifestazioni più importanti.
Ad ogni modo, c’è da chiedersi se il suo appello sarà ascoltato. Dato l’indiscusso valore di Daniel Negreanu come pokerista, vuoi vedere che la protesta finirà per giungere a conoscenza delle persone giuste?