L’obiettivo non è il casinò in se ma il suo principale proprietario, Sheldon Adelson, uno degli uomini più ricchi al mondo. In quanto presidente della “Las Vegas Sands Corporation”, infatti, quest’ultimo si è reso fautore di una campagna contro la legalizzazione del poker e del gioco online negli Stati Uniti.
L’ipotesi paventata da Adelson, appunto, è quella secondo la quale, più poker online sarà giocato, meno soldi saranno incassati da lui, con i suoi tanti casinò disseminati per il mondo. Ecco il motivo per cui Nolan Dalla ha definito vile la linea di Adelson il quale, grazie al suo enorme potere economico, è in grado di usare i media per influenzare l’opinione pubblica, presentando il problema come di natura morale.
È notizia recente, inoltre, l’accordo tra la regione di Madrid e Adelson per la creazione di Eurovegas, il casinò più grande di tutta Europa. Questo progetto è largamente criticato dai cittadini che sospettano la presenza di più di un accordo privato fra le parti. Ebbene, a causa di questa campagna sconsiderata, Nolan Dalla ha lanciato l’appello di boicottare il casinò Venetian. Alcuni tra i pokeristi si uniscono a Nolan, ma la maggior parte è di un altro parere.
Secondo questi, il boicottaggio, anche completo, inciderebbe pochissimo sui profitti del casinò, registrando perdite davvero minime. Il Venetian, infatti, non è certo la sorgente principale del suo enorme guadagno che, invece, è da individuare nei dadi e nel baccarat, oltre che in molte altre varianti di gioco che non riguardano il poker.