Una serie di articoli dunque dedicati a questa ennesima voce in capitolo, la quale mira a rivoluzionare il futuro del gioco online europeo.
Non solo poker per il futuro del gaming online. Sono molti i punti oscuri che il nostro sistema tenta di svelare e correggere attraverso manovre politiche e finanziarie, anche se la sensazione è di trovarsi ancora con le mani legate. Gli interessi mirano a coprire l’intera industria del gioco online, lasciando ampi margini di manovra per quanto riguarda in particolare l’introduzione legale del Betting Exchange, nuove disposizioni per l’attuazione delle scommesse e l’imminente riapertura di Full Tilt Poker che ha acceso numerosi dibattiti tra le alte cariche del governo.
Per questo motivo, ci saranno norme che andranno a disciplinare in maniera rigida questo settore, riducendo le inesattezze e i dubbi ad un unico decreto legge uguale per tutti.
In particolare, la Commissione Europea, si è sbilanciata affermando dell’esistenza di un nuovo piano di manovra atto a migliorare il sistema di gioco online introducendo, per quel che ne sappiamo, un nuovo mercato unico online. Questo sistema è stato visionato a più riprese, anche se una data effettiva ancora non è stata annunciata. Sappiamo però che il 23 ottobre è un punto di riferimento importante in merito alla vicenda, per questo ci riserviamo il diritto di attesa.
Un altro aspetto che farà felici gli amanti del betting, è sicuramente l’introduzione del “Betting Exchange“, concordando in questo modo l’effettiva legalità di questa particolare formula di scommessa. Il Betting Exchange non è altro che uno scambio di scommesse tra giocatori, molto in voga in territorio internazionale, indirizzata però ad un’utenza generalmente esperta.
Questo particolare tipo di scommessa subirà però qualche piccola modifica, per entrare a pieno diritto nel regolamento indotto dagli enti preposti. Così come nel poker, la casa potrà trattenere una piccola percentuale delle commissioni sull’importo scommesso, fissato in questo caso al 10%: sicuramente, alla fine di tutto, si arriverà attorno al 5%-6%. Il giocatore potrà inoltre scommettere un importo minimo pari a 10centesimi, il che agevolerà molto questa nuova formula in Italia. Lasciando da parte i doveri legali, l’introduzione del Betting Exchange partirà per gennaio 2013, salvo imprevisti tipici del nostro Paese.