È tempo di bilanci e considerazioni dopo un’altra stagione trascorsa nell’insegna del gioco online, e purtroppo l’analisi non porta ad una significativa posizione stabile del poker in Italia, dovuto principalmente alla scarsa affluenza registrata in questo caldissimo periodo estivo. Questa aria calda non ha contribuito a stabilire valori costanti nel tempo, dato che il miliardo di euro raccolto ad inizio anno ha lasciato un divario piuttosto sostanzioso, dato che la raccolta generale si attesta attualmente sui 676 milioni di euro, cifra tutt’altro che soddisfacente in tempi dove il poker online avrebbe dovuto soddisfare appieno le aspettative di molti giocatori e addetti al settore. Il trend purtroppo non si è assestato lungo binari prestabiliti, e Luglio è stato il mese che di più ha sofferto di questa inversione della tabella di marcia.
Le cause principali di questa brusca frenata non vanno attribuite principalmente al fattore stagionale (che comunque ha inciso e non poco), ma soprattutto a cause esterne che ne hanno modificato in parte il percorso di crescita: parliamo infatti di un 2011 dove il poker online aveva fatto registrare volumi di gioco estremamente rilevanti (soprattutto nel cash game), ma l’analisi era legata essenzialmente al breve periodo che, come tutti i giocatori sanno, non rappresenta un punto su cui focalizzare esclusivamente la propria attenzione. Infatti, le basi andrebbero gettate esattamente nel lungo periodo, e mentre gennaio segnava picchi record che denotavano una particolare crescita, febbraio è stato il mese delle prime controversie, registrando i primi problemi. Molti giocatori hanno abbandonato anzitempo le sale da gioco online, per cause inerenti al poker stesso o altri fattori più o meno significativi, oltre ad un progressivo calo anche in quelle specialità che hanno fatto da pioniere in questi anni nel poker in Italia.
A conti fatti, se analizziamo il mercato del poker online in Italia e ne stiliamo un resoconto generale, non possiamo che rimanerne comunque soddisfatti, dato che il bilancio dall’inizio dell’anno è piuttosto incoraggiante. Pensiamo ad esempio ad altri mercati regolamentati come Spagna e Francia: qui il poker soffre molto il sistema fiscale imposto dal paese, non riuscendo ad emergere secondo le aspettative. In merito a questa situazione, le 3 nazioni Europee (Italia, Spagna e Francia), potrebbero dar vita ad un nuovo interessante progetto che possa unire in un mercato unico il gaming online (piattaforma .eu), attraverso una politica soft e poco restrittiva.