Leggende del poker [ULTIMA PARTE]

Continuiamo, in quest’ultima parte dell’articolo, con la rassegna di quei giocatori che, in un modo o nell’altro, hanno posto le basi per l’evoluzione del poker su scala mondiale

leggende-del-pokerContinuiamo, in quest’ultima parte dell’articolo, con la rassegna di quei giocatori che, in un modo o nell’altro, hanno posto le basi per l’evoluzione del poker su scala mondiale.

Dopo aver visto le gesta di Erik Saidel e il suo primo, storico braccialetto, dopo aver riscritto la storia del poker moderno grazie a Moneymaker ed essere compiaciuti dal nobile gesto di David Einhorn, ci accingiamo ad elencare altre leggende del poker mondiale, che hanno contribuito ad evolvere il gioco così come lo vediamo adesso.

Chip Reese vince il primo torneo H.O.R.S.E da 50.000$

Parlare di Chip Reese è qualcosa di travolgente. Considerato il player più corretto ed onesto della storia del poker, Reese è stato eletto tra le leggende più rappresentative del movimento pokeristico globale. Quando alle WSOP andava in scena il primissimo evento H.O.R.S.E da 50.000$, Reese non si tirò di certo indietro, nonostante un’indole che lo ha voluto sempre lontano dai torni live. Sotto gli occhi di tutti, vinse in maniera netta sbaragliando la concorrenza, evento ad oggi chiamato Poker Player Championship proprio in suo onore. Il vero Dio del poker ha un nome: Chip Reese!

La rivelazione di Gary Kostiuk alle WSOP 2010

Ci si lamenta spesso del poker e la sua terribile varianza, ma quando i problemi sono di ben altra natura, non si guarda in faccia a nulla. è quanto accaduto alle WSOP 2010, quando Gary Kostiuk portava a casa circa 80.000$ grazie al suo 85esimo posto. Un amatore che, qualificatosi grazie ad un satellite online, era riuscito a coronare un sogno, nonostante le sue gravi difficoltà motorie: affetto da sclerosi multipla, Kostiuk riuscì comunque ad arrivare fino al Day 7, nonostante la fatica e la stanchezza. Una forza d’animo e di volontà senza precedenti!

Barry Greenstein vince il Jack Binion World Poker Open nel 2004

Nel primo articolo avevamo parlato del generoso gesto compiuto da David Einhorn, nonostante qualche anno prima Barry Greenstein donava l’intero ammontare della sua vincita in beneficenza. Da allora, Greenstein viene soprannominato il “Robin Hood del Poker“, una filosofia che in pochi hanno abbracciato fino ad oggi. Questa sua scelta, ampiamente condivisibile, ha fatto si che il poker, negli anni più fiorenti, avesse la giusta popolarità, nonché un buon nome alle spalle che, vista la natura dello stesso, era comunque visto con occhi indiscreti.

Sono tanti altri i giocatori che hanno contribuito ad evolvere il movimento del poker in tutto il mondo, ma quelli elencati nel corso degli articoli sono, a nostro modo di vedere, coloro che hanno aperto gli occhi al mondo (pokeristicamente parlando).

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