Sono state finalmente approvate le nuove misure finanziare che riguarderanno in larga parte anche il gioco online, con un occhio di riguardo verso gli enti sprovvisti di regolare licenza operativa nel territorio italiano. Nella giornata di ieri infatti, si sono concluse quelle che saranno le nuove predisposizioni al fine di migliorare e tutelare l’esperienza del giocatore attraverso il gaming online. In particolare, questo è il comunicato rilasciato in merito a questa decisa presa di posizione:” Il nostro obiettivo sarà quello di limitare il più possibile l’accesso non autorizzato a varie piattaforme di gioco online, tutelando l’incolumità dei minori e lasciando meno spazio al rischio di dipendenza dal gioco stesso. Per fare questo, numerosi saranno i controlli in tutte le aree dislocate con punti di raccolta del gioco, evitando la prossimità di luoghi pubblici come scuole, università etc…“.
Da questo punto di vista, urge spontaneo inserire la ludopatia anche all’interno dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), una malattia che si presenta sotto forma di gioco d’azzardo patologico.
Il testo approvato dal governo Monti fa riferimento anche ad una norma che mira a colpire tutti quei siti online sprovvisti di regolare licenza Aams, siglando una volta per tutte un punto chiave che ancora non era stato completamente assimilato. Infatti, all’articolo 8, comma 4.6, si può leggere quanto segue:” Qualora l’attività di gioco, anche on line, avvenga in mancanza delle prescritte autorizzazioni o concessioni governative, la violazione del divieto è punita con la sanzione pecuniaria da euro 150.000 ad euro 300.000 e comporta l’impossibilità per tutti i soggetti coinvolti di ottenere le prescritte autorizzazioni o concessioni per cinque anni“.
La linea intrapresa dal governo pare dunque molto chiara ed esplicita: via tutte quelle piattaforme non autorizzate dal territorio italiano, altrimenti pesanti multe dovranno essere assimilate e contestualizzate all’interno di un Paese votato al gioco, di qualunque forma esso sia.
Parità di trattamento dunque per tutti i concessionari anche sotto tale aspetto, anche se gli sforzi maggiori dovranno essere presi in favore di un gioco privo di irregolarità fiscali che minano pesantemente la raccolta generale sul territorio italiano.