Le vincite dei November Nine sono stratosferiche ma in realtà una buona parte andranno a rimpinguare le casse degli stati originari dei giocatori
WSOP 2013: a vincere è sempre il fisco
Le vincite dei November Nine sono stratosferiche ma in realtà una buona parte andranno a rimpinguare le casse degli stati originari dei giocatori.
In base a quanto annunciato da TaxableTalk.com, dei complessivi 25.932.167 di dollari distribuiti al final table, saranno ben 9.642.011 dollari che finiranno nelle casse degli Stati dei rispettivi players.
Ecco di seguito che cosa resterà ai November Nine 2013 dopo che saranno decurtate le tasse che andranno al fisco:
- Ryan Riess $8,361,570 > $4,880,713
- Jay Farber $5,174,357 > $3,147,830
- Amir Lehavot $3,727,823 > $2,178,623
- Sylvain Loosli $2,792,533 > $2,792,533
- JC Tran $2,106,893 > $1,104,916
- Marc-Etienne McLaughlin $1,601,024 > $808,089
- Michiel Brummelhuis $1,225,356 > $870,003
- David Benefield $944,650 > $507,449
- Mark Newhouse $733,224 > $410,345
Dei complessivi 25,932,167 dollari andranno nelle tasche dei giocatori soltanto 16,290,156 dollari. Di certo sempre un buon gruzzolo, ma di certo molto inferiore alle vincite originarie.
Tra i November Nine 2013, l’unico a non subire la stretta fiscale è il francese Sylvain Loosli, in quanto ha la residenza in Inghilterra, dove non è prevista nessuna tassazione delle vincite al gioco da parte di giocatori professionisti.
Sul web nel frattempo si sono scatenate numerose polemiche, dopo che si sono diffuse le notizie sull’entità di questo prelievo forzoso da parte degli Stati.
