Parole che lasciano trapelare ancora una minima speranza: infatti, agli inizi della vicenda, Tom Dwan promise ai suoi colleghi di rimborsarli personalmente qual’ora non si fosse sbloccata la trattativa, per questo l’ex pro di Full Tilt non vuole venire meno alla parola data.
Non sappiamo ancora come si concluderà questa storia, ma viene apprezzata l’intenzione quanto meno da parte di Tom Dwan di farsi carico della difficile situazione, ribadendo la sua posizione in una recente intervista: “se Full Tilt non dovesse più riemergere, allora sono pronto a mantenere la mia parola”. Dwan continua poi tirando in ballo anche altri esponenti che detenevano le azioni maggioritarie nella poker room, ribadendo che nessuno è obbligato a seguire il suo esempio, ma sicuramente chi può permetterselo può contribuire positivamente alla risoluzione della vicenda.
Tutto fa pensare ad una conlcusione a lieto fine, ma il recente fallimento del gruppo Tapie e l’inserimento di Pokerstars nella trattativa, non danno luce ad una situazione che fin da troppo tempo è in stallo e che non mostra segni di una soluzione a breve termine. Dwan a questo proposito pare però estremamente fiducioso, convinto che prima o poi una situazione si troverà.
Rimborsare i giocatori è dunque l’obbiettivo principale di Dwan e soprattutto degli enti che si occupano del caso: “perchè nessuno può vedersi improvvisamente congelare i soldi del proprio conto senza la possibilità di riaverli indietro, conclude infine Tom Dwan.