Entriamo nuovamente nei meandri del nostro cervello, analizzando gli aspetti più importanti che migliorano le sue funzioni (nel nostro caso, per quanto riguarda il poker)
Entriamo nuovamente nei meandri del nostro cervello, analizzando gli aspetti più importanti che migliorano le sue funzioni (nel nostro caso, per quanto riguarda il poker)
Chi adora rilassarsi, può “dormire” sogni tranquilli. Infatti, la ricerca ha dimostrato che il sonno migliora l’apprendimento e la capacità di memoria, entrambi fondamentali quando siamo seduti ai tavoli. Per fare un esempio, se l’attuale sessione di gioco è di breve durata, allora il nostro cervello riesce a riconoscere i tell dell’avversario in maniera molto più naturale, in quanto le informazioni immagazzinate difficilmente verranno dimenticate. Al contrario, invece, dopo una lunga sessione di gioco, è facile dimenticarsi di ciò che si è appreso, in quanto il nostro cervello è impegnato a raccogliere troppe informazioni che, alla fine, tendono ad essere dimenticate.
Dunque, è sempre opportuno fare sessioni brevi, ed intervallarle con piccole pause sonno che ci possono aiutare, in maniera significativa, a migliore le nostre capacità di apprendimento e immagazzinamento di informazione nel lungo periodo.
Tra tutti i cinque sensi, la vista ricopre un ruolo fondamentale, ovviamente parlando in termini di riconoscimento. Anche in questo caso, per fare un esempio, prendete in esame un’informazione percepita la prima volta attraverso l’udito e la seconda volta attraverso i nostri occhi. In termini di percentuali, nel primo caso ricorderemo l’informazione solo per circa il 10% (dopo oltre 3 giorni dall’ascolto). Mentre avendo un’immagine chiara di quell’informazione, la percentuale sale a circa il 70%.
Nel poker, l’usanza più comune è quella di indossare occhiali scuri, dunque, per certi versi, ci si va a privare del senso più importante. Ovvio, non saremmo completamente oscurati, ma il cervello fornisce ai nostri occhi un’immagine distorta da quella reale, riducendo il nostro campo di informazioni.
Questo punto, si ricollega a quanto visto nel caso dovessimo svolgere più di un’attività contemporaneamente mentre si sta giocando a poker. Il nostro cervello, nei limiti, è in grado di fare di tutto, ma senza allenamento si rischia di compromettere le sue funzioni.