Buy-in e stop-loss nel cash game [ULTIMA PARTE]

Ultima parte relativa al tema “buy-in e stop-loss nel cash game”.

Come abbiamo già visto, esistono molte specialità nel cash game, ognuna adatta al proprio stile di gioco. Certo, per il giocatore esperto è sempre preferibile scegliere una partita No Limit, ma negli altri casi le possibilità non mancano.

Da dove cominciare?

Se, come detto, siamo alle primi armi, ma si vuole comunque tentare la strada del No Limit, allora è opportuno sedersi ai tavoli con uno stack ridotto, cioè entrare con il minimo consentito. Applicheremo dunque una short stack strategy, dove il tutto si risolverà nel pre-flop: poco spazio al flop, in modo da evitare errori che, data l’insesperienza, possono essere piuttosto costosi.

è anche vero però, che tale strategia viene applicata anche da molti giocatori esperti, i quali interpretano il loro gioco nel pre-flop attraverso l’aggressività. Avere dunque 25-30BB, non è segno di debolezza o incapacità ad entrare nei concetti del gioco, ma è un modo come un altro per applicarsi al poker senza correre rischi eccessivi.

Si passa poi da chi preferisce il Pot Limit Omaha e chi il TH Fixed Limit: in entrambi casi, la scelta va ponderata in base alle proprie esigenze. Nel primo caso, l’aggressività è tutto. Le carte, rispetto al Texas Holdem, sono praticamente fondamentali, e non c’è spazio per tentennamenti. La varianza, può incidere pesantemente sul vostro bankroll e, soprattutto, sul vostro umore. Adatto solo per chi è avvezzo al gioco, sfrontato e senza paura di affrontare sessioni da incubo.

Nel secondo caso invece, è importante saper leggere il board ed agire di conseguenza. Dunque, uno stack ridotto non ci permetterebbe di vivere appieno questa specialità, dove la varianza, anche se in un contesto Limit, può essere anche molto elevata.

Il concetto di stop-loss

Lo stop-loss è un concetto molto semplice, ma per questo anche troppo spesso accantonato. Si tratta, in pratica, di mettere un limite alle nostre sessioni negative, ovvero fermarci in tempo prima del tracollo definitivo. In sostanza, definisce quello che è, e deve essere, il numero massimo di buy-in che possiamo perdere in una sola sessione di gioco. Ognuno ha i propri limiti, e conosce alla perfezione le possibilità fin cui spingersi. Esiste però una specie di scaletta: circa 5 buy-in per una strategia short, 3 buy-in per la medium e un solo buy-in per la big.

In conclusione, è bene interrogarsi sull’efficacia dello stop loss. Infatti, non si tratta solo di un limite per avere poi un risultato positivo nel lungo periodo, ma di una vera e propria strategia per difendersi, in maniera efficace, dal gioco compulsivo. In questo modo, si evita di perdere di vista la realtà del poker, ovvero il divertimento prima di tutto!