Consigli per giocare a poker cash game

Giocare a cash game online è differente rispetto a giocare un torneo? Nonostante le regole siano le medesime, l’approccio al cash game è molto diverso. A partire dal fatto che non si gioca più per raggiungere un premio

Consigli cash gameGiocare a cash game online è differente rispetto a giocare un torneo? Nonostante le regole siano le medesime, l’approccio al cash game è molto diverso. A partire dal fatto che non si gioca più per raggiungere un premio, ma si gioca solo per mantenere e aumentare il proprio stack, i blind sono constanti, la rake è pagata per ogni mano.

Cosa è il cash game?

Il cash game è una modalità di poker nata ancor prima del torneo. In Italia è diventato legale nel 2011, due anni dopo la regolamentazione del poker online. Inizialmente quindi era permesso giocare solo in modalità torneo. Come mai questo ritardo? Proviamo a dare una spiegazione.

Nella modalità torneo è previsto il pagamento di un buy-in fisso di iscrizione a seguito del quale si ricevono delle fiches (soldi virtuali) che potranno poi essere giocate al tavolo. I bui (chiamati anche blinds) aumentano progressivamente con il passare del tempo. Non è prevista l’aggiunta di altro denaro (ad eccezione di alcuni tornei particolari con add-on e/o re-buy) perciò, una volta terminato il torneo, non abbiamo la possibilità di perdere ulteriore denaro se non iscrivendosi ad un altro torneo.

Nel poker cash game invece si gioca con delle fiches che corrispondono al denaro vero. Ogni mano quindi si gioca con soldi veri e non virtuali. I blinds sono fissi, non aumentano con il passare del tempo e ci si può assentare dal gioco senza rischiare di perdere denaro o posizioni in classifica. Il cash game non è a tempo quindi termina solo quando non si ha più voglia di giocare o non si hanno più soldi a disposizione. Cosa succede però in quest’ultimo caso? Nonostante si abbiano finito le fiches, abbiamo la possibilità di ricaricare il nostro stack e continuare a giocare.

E proprio quest’ultima caratteristica del cash game che potrebbe aver rallentato la sua regolarizzazione in Italia. Giocare cash è più pericoloso perchè è più facile e immediato ricaricare lo stack e perdere soldi.

Consigli generali sul cash game

Andiamo ad analizzare uno ad uno gli aspetti di gioco e le implicazioni strategiche che questo comporta.

  1.  Non c’è fretta: i bui sono costanti, questo vuol dire che il rapporto tra la puntata iniziale e il nostro stack è più o meno costante, sia che decidiamo di entrare con il minimo o con il massimo consentito dal tavolo. Dal punto di vista strategico, questa è una facilitazione, in quanto la nostra strategia sarà sempre la stessa. Avremo il nostro margine di manovra senza essere costretti a puntate all-in con stack ridotti a pochi BB. Non ci sono “fasi di gioco” con ritmi diversi, ogni mano è una giocata a se, la strategia è tutta orientata alla singola mano.
  2. Non siamo costretti a rimanere incollati al gioco fino alla fine del torneo, con lo stress di perdere l’unica occasione possibile di vincerlo. Ogni mano è diversa dall’altra, possiamo interrompere e riprendere il gioco in ogni momento e perderemmo al massimo qualche frazione di blind.
  3. Se giochiamo full stacked (altamente consigliato) lasceremo sul piatto 1,5 centesimi del nostro stack per ogni giro che lasciamo passare senza giocare. Ne perderemo invece, in media, almeno 4,5 per ogni giocata “sbagliata” e altrettanti per ogni mano vinta. Possiamo quindi giocare tranquillamente solo mani che pensiamo in qualche modo di vincere, non quelle che “speriamo” di vincere.
  4. Dato che il gioco è costante, anche il carattere e il modo di giocare dei nostri avversari lo sarà. Quindi investiamo un po’ di tempo e qualche mano in più per capire i loro punti deboli, giocare bene sarà ancora più facile.
  5. Non ci sono premi: solo giocando globalmente meglio della media dei giocatori, riusciremo a trarre un certo profitto. Non esiste il fattore fortuna che potrebbe regalarci un bel premio grande , tale da compensare i nostri errori. Il gioco è fatto di tanti piccoli piatti si vincono e si perdono. Cerchiamo di fare in modo che siano di più e più grossi quelli che si vincono.
  6. I bluff sono differenti: nei tornei, soprattutto in fase di “bolla”, bluffare con certe mani è abbastanza comune, in quanto molti giocatori soffrono la paura di essere eliminati e perdere i premi in palio. Nel cash game vincere una mano con un bluff, soprattutto nel preflop, è più difficile, proprio perché nessuno ha paura di perdere più di quello che sta sul tavolo. Bluffare troppo spesso porta a vincere piatti piccoli e perdere piatti grandi. Con questo non voglio dire che non si fanno bluff, anzi, ma bisogna porre molta più attenzione a che punto cerchiamo di dimostrare e contro chi stiamo giocando.
  7. Scoprire i bluff è meno remunerativo di quanto non sembra. In un torneo, giocare una mano contro un “bottone” troppo aggressivo può portarci facilmente a vincere un torneo. Nel cash game invece, ci porta spesso a constatare che l’avversario ha proprio la mano che dimostrava, per quanto improbabile possa sembrare. Raramente scoprire un bluff ci porta a vincite sostanziose. D’altro canto la capacita di indurre l’avversario a puntare in bluff o con mani marginali, è un arte che sul lungo periodo porta un ottimo profitto.
  8. I coinflip sono meno remunerativi. In un torneo, nella fase avanzata, spesso si è costretti a giocare coinflip, sia perché gli stack sono troppo ridotti, sia perché nella fase in cui ci si trova è come scegliere se tentare di vincere o perdere comunque il torneo. Nel torneo giocare una carta al 50% vuol sempre dire guadagnare, sul lungo periodo, la metà del profitto che in certi casi è molto più alto del buyin. Nel cash game questo non accade, quindi incrementare il piatto in situazioni di chiaro coinflip vuol dire solo incrementare il guadagno della room perché il nostro guadagno sarà sempre il 50% del piatto meno la rake. Questo non vuol dire che bisogna sempre abbandonare un piatto in flip, ma bisogna affrontare queste situazioni con una certa attenzione.

In conclusione

Se passiamo dai tornei al cash game, prepariamoci a giocare un poker solido, rilassato, giochiamo poche mani e stiamo attenti agli sviluppi del board. Se le carte non arrivano lasciamo scorrere le mani, prima o poi arriveranno, prepariamoci solo a giocarle al meglio.

Quando ci accorgiamo che la il nostro livello di attenzione non è adeguato al game, bisogna interrompere la sessione. Ci prendiamo uno svago e poi riprendiamo il gioco, non c’è nessun problema. Le carte che ci avrebbero dato nelle mani che saltiamo ce le daranno nelle successive, non è cambiato nulla.

Il motto è: relax and enjoy the game!

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