In questa serie di articoli, vediamo quali sono i difetti più evidenti di un giocatore cash game.
Anche un giocatore cash game, così come altri nei rispetti Main Game, soffrono di alcuni “leak” più o meno evidenti. La bravura di ognuno, sta nel mascherare questi difetti, in quanto altrimenti ciò può riflettersi sul potenziale profitto nel lungo periodo. Il cash game, sotto questo aspetto, è molto pericoloso (Gus Hansen è un esempio). Di seguito, vediamo quali sono.
Ogni abile giocatore, non cerca altro che questi “polli da spennare”. è il classico giocatore chiuso, che apre solo con mani premium e punta con aggressività solo quando ha il 90% o più di possibilità di portarsi a casa il piatto. Rimangono troppo passivi al tavolo, e nel caso di una mano forte ma non nuts, sono propensi quasi sempre al fold in caso di aggressione dell’oppo.
Il bluff o semi-bluff è un argomento che non li riguarda, portandoli dunque spesso a chiudere la sessione con un guadagno (quasi sempre si tratta di briciole). Possiamo dunque lavorarceli con diverse strategie, facendo attenzione agli improvvisi acuti che denotano una certa forza nella loro mano e la ferma intenzione di continuare a giocarsi il piatto fino alla fine.
Dimensionare la quantità di chips ad ogni mano è molto importante. I giocatori cash, spesso, snobbano questo fattore, evidenziando così nel loro gioco molte informazioni circa l’eventuale mano in proprio possesso. Il “betting pattern”, così definito in gergo pokeristico, è fondamentale soprattutto quando vogliamo bluffare o semplicemente rimanere in semi-bluff.
Effettuare costantemente lo stesso tipo di puntata ad ogni occasione, risulta essere una condizione troppo sfavorevole, sia per quanto riguarda i guadagni (spesso meno del dovuto) sia per quanto riguarda le perdite (a volte più del necessario).
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