Per meglio entrare nell’ottica del concetto, facciamo un piccolo esempio pratico.
Esempio – Supponiamo di avere [Q-J off], e il board sia [9-10-3 con due carte a cuori]. Come possiamo vedere, abbiamo un ottimo progetto per chiudere un punteggio elevato: infatti, per chiudere una scala bilaterale abbiamo 8 outs a disposizione. è anche vero però, sempre supponendo che il nostro avversario abbia, ad esempio, [A-5 a cuori], che hittando un Kappa di cuori o un 8 di cuori, noi centriamo la scala, ma l’oppo chiuderà un punteggio più alto, il colore.
Quindi, se per outs intendiamo il numero di carte utili per vincere la mano, appare ovvio il fatto che, con le carte a cuori sopra elencate, l’oppo chiuderebbe un punteggio più elevato del nostro, portandoci alla sconfitta quando le cose per noi erano, senza dubbio, molto favorevoli. Quindi, con un rapido calcolo, se ne deduce che le carte utili per noi scendono a 6: in questo caso, si parla, appunto, di Discounted Outs.
Ovviamente, non sarà mai facile stabilire con precisione la mano dell’avversario, per questo è opportuno affiancare al concetto appena appreso, anche altri fattori come l’history, le betting patterns, etc…