Come abbiamo visto, esistono diversi tells fisici che ci permettono di individuare un determinato pensiero da parte dell’avversario. Questi però, non sempre rispecchiano la realtà, ma il più delle volte forniscono informazioni preziosi sullo svolgimento della mano.
Oltre al movimento del corpo, alla gesticolazione al tavolo e alla disposizione delle proprie chisp, un altro elemento che “salta all’occhio” è proprio il loro movimento. Nel caso si dovesse percepire uno sguardo fisso verso di voi, allora siamo al cospetto di una mano debole. L’avversario è portato a farlo semplicemente per intimidire, cercando di rendere sicura la sua giocata quando invece nasconde un punteggio piuttosto basso.
Viceversa, uno sguardo rivolto altrove, è segno di una mano forte.
Massima concentrazione durante la distribuzione delle carte comuni. Nel caso l’avversario, dopo aver visto le sue carte, lancia uno sguardo verso il proprio stack, allora è chiaro che si prepara ad un rilancio. Di seguito, ecco cosa dover ricordare:
– Nelle mani in cui non siete coinvolti direttamente, non distraetevi. Ogni informazione, anche la più piccola, potrà tornarvi utile;
– Spesso, recitare una parte non avviene sempre in maniera naturale. Per questo, è più facile individuare le intenzioni del giocatore. Semplicemente, se una mano non viene giocata in maniera naturale, allora non lo è;
– Quando un giocatore pensa molto prima di fare call, allora non ha una molto buona. Viceversa, nel caso pensasse molto e poi annuncia l’all-in, allora avrà come minimo un punteggio elevato.
– Conoscere ognuno di questi tells, vi permetterà di non incappare nelle stesse movenze. Cercate sempre di fare l’opposto di ogni base teorica appresa. Es.: ho una mano forte? Guardo fisso negli occhi l’avversario. Ho una mano debole? Allora guardo altrove etc…..
Dopo aver diramato diversi consigli su come individuare alcuni poker tells comuni, è arrivato il momento di esercitarsi. Ricordate: la pratica è la chiave per raggiungere la perfezione in questo campo!