La regola del 4 e del 2 per le odds [PRIMA PARTE]

Nel poker, conoscere i fondamenti della statistica e della matematica, è una prerogativa che un buon giocatore non deve assolutamente trascurare. Vediamo dunque come applicare dei semplicissimi calcoli matematici per calcolare le nostre odds.

In pochi riescono effettivamente a calcolare le probabilità esatte di centrare il proprio punteggio nelle diverse situazioni, rendendo in tal modo il gioco del poker un semplice e puro gioco d’azzardo. Ovviamente, non sono richieste grandi doti intellettive, ma una minima preparazione che, come vedremo nel corso dell’ultima parte dell’articolo, sarà assolutamente facile e divertente da mettere in pratica.

Semplicissime regole per calcolare le odds

Ognuno è in grado di assimilare, più o meno velocemente, determinati concetti. è il caso del classico “player statista“, che con i numeri ha ben pochi rivali: se vi rispecchiate in questo genere di giocatore (una sorte di calcolatrice umana), allora non avrete problemi di sorta, tranne forse un fortissimo mal di testa a fine sessione. Per chi invece, come me, non ha dei buoni rapporti con la matematica in generale, può ricorrere ad alcune piccole regole che, correttamente applicate, possono fare la differenza. Stiamo parlando della regola del 4 e la regola del 2.

Prima di entrarne nel merito, occorre però conoscere alcune basi fondamentali. Prima di tutto, bisogna stabilire quanti outs si hanno, ovvero le carte necessarie per vincere la mano: per fare questo, basta contare le carte ancora disponibili nel mazzo per farvi chiudere il punteggio

Esempio – Abbiamo in mano K-10 di quadri, e al flop scende il seguente board: 5-8-A (con due carte a quadri). Quindi, ci sono esattamente 13 carte a quadri in totale, 4 delle quali sono ben visibili (2 in mano nostra e 2 al flop). Ci sono dunque ancora 9 outs a nostra disposizione per chiudere il flash draw (con turn e river ancora da scoprire).