Nel poker, prendere la decisione corretta non equivale necessariamente a vincere, altrimenti tutti saremmo dei campioni e, di conseguenza, milionari. Sfortunatamente, il poker è influenzato in parte dal fattore fortuna (o varianza), elemento che mette a dura prova anche i nervi più saldi. Per combattere tale difficoltà, può essere utile conoscere meglio e approfondire il concetto di “Expected Value“, ovvero il valore atteso di un determinato range di mani.
In base alle diverse decisioni che prendiamo al tavolo, ogni nostra mossa viene classificata sotto le sigle +EV e -EV, che indicano nel primo caso una mossa corretta, frutto di un’ottima decisione, mentre nel secondo caso siamo dinanzi ad una situazione che ci porterà a perdere denaro, il tutto ovviamente sempre rapportato nel lungo periodo.
Quindi, entrando più nel dettaglio, possiamo dire che l’Expected Value è la quantità di denaro che vinceremo o perderemo effettuando una puntata.
Esempio – Per fare un esempio, prendiamo in considerazione il caso di una semplice monetina, ovvero il classico gioco “testa o croce“. In palio 2€ per noi se esce testa, 2€ per l’avversario se esce croce: in base alle probabilità statistiche, noi vinceremo la metà delle volte, quindi il “valore atteso” in questa partita è assolutamente neutrale. Supponiamo invece di essere pagati 4€ se esce testa, e pagare 2€ se esce croce: in questo caso la nostra scommessa diventa assolutamente +EV.
La differenza è netta: nonostante vinceremo la metà delle volte (considerando ovviamente numerosissimi lanci), il ritorno è esattamente il doppio rispetto all’eventuale perdita.
Siamo in una partita cash game, e supponiamo di giocare a carte scoperte, giusto per apprendere meglio i concetti spiegati. Noi abbiamo 7-8 a cuori, mentre sappiamo che l’avversario ha A-K. Il board è A-5-6, con due carte a cuori. Su un piatto di 50€, l’oppo decide di puntare circa 10€: noi abbiamo ottime combinazioni per chiudere eventualmente scala o colore, per un totale di 15 outs (carte utili nel mazzo).
Facendo due rapidi calcoli, nel mazzo restano esattamente 45 carte, di cui 15 utili per chiudere il nostro punteggio. Anche le pot odds sono a nostro favore: dobbiamo investire 10€ per vincerne 60€, un rapporto di 6 a 1 estremamente favorevole. Siamo di fronte dunque ad una situazione +EV.
In conclusione, l’EV è un aspetto del poker da non sottovalutare, in quanto il gioco vive di continue fluttazioni, sia positive che negative. Vincere o perdere nel breve periodo non conta: saper considerare solo le situazioni +EV ed agire con consapevolezza, è l’unica strada verso il successo.
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