Lo Slow Play [PARTE UNO]

Lo slow playLo slow play è considerata da molti un’arma molto efficace per accaparrarsi una gran quantità di chips in maniera vantaggiosa e poco sospetta. Ma è davvero così efficace? Quali sono i principale vantaggi e svantaggi?

Lo slow playLo slow play è considerata da molti un’arma molto efficace per accaparrarsi una gran quantità di chips in maniera vantaggiosa e poco sospetta. Ma è davvero così efficace? Quali sono i principale vantaggi e svantaggi?

LO SLOW PLAY

Quando si parla di slow play nel texas holdem, si fa riferimento ad una particolare situazione dove si tende a mostrare particolare debolezza non puntando, avendo in mano però un punteggio estremamente forte. Applicando questa strategia, si spera che l’avversario possa chiudere un buon punto con il proseguio della mano, ma inferiore alla nostra combinazione in modo tale da poterci pagare profumatamente. In molti diranno che il vantaggio principale sta nel fatto di concedere carte a basso prezzo all’avversario in modo da poter poi condurre in maniera privilegiata l’azione battendoli con un punteggio superiore. Una situazione tipica di slow play viene svolta con A-A, dove si tende a chiamare semplicemente pre-flop destando così preoccupazioni poco rilevanti. Molti altri vi diranno invece che lo svantaggio principale sta proprio nel concedere carte gratis all’avversario, il quale il più delle volte potrà migliorare la propria mano a tal punto da poter battere anche la nostra. Argomenti sicuramente interessanti e molto validi da trattare, ma non sono l’unico aspetto da tenere ben presente quando si verifica una situazione di slow play.

VANTAGGI E SVANTAGGI DELLO SLOW PLAY

Uno svantaggio molto importante da tenere in considerazione, consiste in una mancata occasione di far crescere il piatto quando abbiamo in mano un punteggio estremamente forte. Potrebbe capitare infatti che il nostro avversario chiami tutte le nostre puntate con una mano inferiore, mentre noi abbiamo optato per uno slow play che, oltre ad averci fatto perdere valore mancando la puntata al flop, ha mantenuto basso l’ammontare del piatto e l’entità delle puntate successive. Una mancanza di esperienza che nel lungo periodo può gravare enormemente sul bilancio complessivo dedicato al gioco. Non ha senso dunque applicare lo slow play nel texas holdem?

Ovviamente, non bisogna tralasciare completamente l’idea di mettere in pratica questa tecnica. In primo luogo perchè ci permette di bilanciare al meglio il nostro range di mani, proteggendo gli spot dove non abbiamo in mano una combinazione di carte particolarmente favorevole. In favore di questi aspetti, possiamo dire che le mani migliori per poter attuare uno slow play non sono necessariamente carte “premium” o comunque mani legittime: con quest’ultime è bene farsi un’idea dove cerchiamo di costruire un piatto consistente per mettere poi tutte le nostre chips al centro, mentre con carte marginali che sono alquanto difficili da controllare ma che possono migliorare anche in maniera significativa, giocheremo senza investire subito tutto il nostro stack.

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