Come detto nel precedente articolo, giocare qualsiasi carte dello stesso seme è controproducente per diversi motivi, soprattutto se rapportiamo il tutto nel lungo periodo. Ecco allora che subentra la parte strategica del poker, nelle sue numerose regole che ci impongono un certo stile di gioco per competere contro i più grandi giocatori. Vediamo dunque gli ultimi consigli.
All’apparenza sembra fantastico. Abbiamo chiuso il colore, un punteggio veramente fortissimo nel Texas Holdem. Magari lo centriamo anche subito al flop, e qui iniziano le prime problematiche. Siamo si molto forti, ma è anche vero che siamo piuttosto decifrabili agli occhi di un avversario attento. Certo, incontreremo sicuramente l’oppo che ci pagherà fino alla fine con la sua Top Pair, ma nella maggior parte dei casi folderanno quasi istantaneamente dopo una nostra eventuale mossa.
Questi sono solo alcuni casi, diciamo i meno drammatici. Se invece ci troviamo in una situazione con, ad esempio, 7-5 a cuori, e il nostro avversario ha A-8 (con l’asso di cuori) in un board che recita 3-K-10 a cuori, allora la situazione potrebbe farsi davvero pericolosa, anche se l’impressione è quella di dare per scontato la vittoria del piatto.
Ancora peggio quando siamo in una situazione di Colore vs colore. è un’ipotesi poco probabile (soprattutto 1vs1), ma quando ciò accade son dolori! Ecco dunque che è sconsiglito giocare per un colore basso, così come è sconsigliato, ad esempio, inseguire un Asso con A- kicker debole. Il risultato è ovviamente disastroso, sia per la sessione in corso che per il nostro bankroll.
Dopo questi brevi consigli, vi sentite ancora propensi a giocare due carte qualsiasi dello stesso seme?