Chi inizia da poco ad approcciarsi al poker, vede con estrema facilità un mondo di ricchezze e successi, salvo poi ricredersi alle prime delusioni che, in un modo o nell’altro, arriveranno. Nel cash game poi, senza un’approccio meticoloso e responsabile, la via del disastro economico è sempre dietro l’angolo: per evitare queste spiacevoli situazioni, vediamo come comportarci ad ogni livello di gioco (in questo caso, il riferimento è ai micro limiti).
Chiamata la giungla del poker, questi livelli vi introdurranno nel mondo del cash game senza particolari sforzi economici, a patto di voler prendere il poker come semplice hobby.
Nel caso opposto invece, bisogna prendere delle piccole contromisure che, nonostante ai minimi termini, sono comunque indispensabili per generare profitto nel lungo periodo. Chi gioca a questi livelli, deve assolutamente realizzare al più presto un semplice concetto: quello che tendenzialmente non è profittevole nel cash game, in questo caso è esattamente l’opposto, ovvero la stessa decisione assume qui un grandissimo valore.
Gli orrori dei Limp pre-flop sono qui fondamentali per trarre profitto dagli omini: non tutti conosceranno la strategia dell’isolation play, dunque limpare spesso con mani suited-connectors è una strategia che paga nel tempo. Questa sarà sempre una mossa dal volore atteso positivo, in quanto spesso verranno pagate con tutto lo stack altrui. Giocare uno stile semplice e coerente con la propria immagine al tavolo, rilanciando le nostre mani premium e attenersi alle semplici regole del gioco tight-aggressive: in pochi avranno le idee chiare su come giocare contro di noi, andando rotti anche con una semplice top-pair con kicker basso.
Quello che ci prefiggiamo non è fare soldi, ma porre delle solide basi per i livelli successivi che, a rigor di logica, non permetteranno questo approccio piuttosto chiuso. Ancor più fondamentale, è prendere dimestichezza con il proprio bankroll, avendo cioè una strategia ed un metodo disciplinato per portare avanti i nostri sforzi.