Mancanza di lucidità e, soprattutto, l’inesperienza, può portare a commettere errori grossolani. Supponiamo di trovarci al nostro primo torneo online, siamo carichi e vogliamo ben figurare nonostante molti concetti siano a noi ancora sconosciuti. L’inizio parte con il botto: A-K da bottone!
Bene, dopo un fold generale da parte del tavolo, noi ci apprestiamo, ovviamente, ad effettuare un raise in posizione, pari a circa 3bb (bui 10/20, quindi 60 chips), venendo chiamati solo dallo small blind.
Lo small blind fa check, e davanti a noi non si prospetta una situazione alquanto favorevole. Certo, abbiamo chiuso TPTK, ma analizzando meglio la sostanza, ci si accorge di come il board chiuda diverse combinanzioni nel range di call dell’avversario. Infatti, l’oppo può aver chiamato con J-Q, Q-K, K-J, A-10 o 10-9 suited, combinazioni che, statisticamente, giustificano il call pre-flop.
Ovviamente, nulla vieta di andare in continuation bet dopo il check dell’avversario, ma nell’eventualità di una notevole resistenza, bisogna far riferimento al range sopra elencato. Nel caso di un call dopo la nostra c-bet, e il turn presentasse una carta tutto sommato di scarso interesse per entrambi, saremo chiamati a puntare nuovamente, visto che saremo pagati spesso da mani come K-10, A-J e A-Q.
Nel caso in cui, invece, l’oppo si mette in check-raise, allora si può tranquillamente passare la propria mano. Stesso discorso anche per il river: se controrilanciati, il fold è la miglior opzione, visto che praticamente non battiamo più nulla, salvo un improbabile bluff.
In conclusione, anche se si tratta del nostro primo torneo, è bene non gettare al vento simili situazioni, soprattutto se siamo ancora nelle primissime fasi di gioco.