Con un raddoppio, Haxton, aveva da poco fatto fuori Daniel Alaei. Aprendo come UTG a 20.000, tutti foldano, mentre Matt Glantz ne aggiunge 10.000 per chiamare.
Flop: [K di cuori, 6 di quadri e J di fiori].
Check-check da parte di entrambi al flop, con Haxton che decide, stranamente, di non andare in continuation bet . Al turn, dopo il [7 di quadri], Glantz fa di nuovo check, seguito da Haxton. La carta del River è il [10 di quadri] e Glantz esce puntando, 45.000 su un piatto di 51.000. Haxton fa call e, non potendo competere con K-6off di Glantz, esegue un muck sconsolato. Si conclude, così, la prima mano, giocata ad un livello di pensiero all’apparenza semplice e scontato, ma che nasconde diversi punti di riflessione che solo grandi giocatori possono mettere in atto.
Nella seconda mano, Glatz apre a 21.000 dalla destra del bottone, dal quale poi Haxton chiama.
Flop: [5 di fiori, J di cuori e A di fiori].
In questo caso, Glantz esegue una cbet per circa 31.000, su un pot di 74.000, ricevendo il call dal solo Haxton. Con la [Donna di quadri], prima dell’ultima carta, tutti e due i giocatori fanno check. Ancora una volta, anche dopo il river con il [7 di cuori], Glantz e Haxton, non aggiungono chip al piatto. Dopo, Glantz shova J-9 di fiori, con un flush draw fallito. Haxton gira A-10 offsuited, vincendo il pot.
È interessante vedere, quindi, come sia l’una che l’altra mano mostrino la diversità con cui i player assumono decisioni importanti al tavolo. Da qui, si capisce l’importanza dell’History tra i due giocatori.