Quella di quest’anno è una caldissima ed appassionante stagione delle WSOP. Per adesso il sussulto degli azzurri si arresta in sesta posizione nell’evento #8, con un Dario Alioto che centra comunque il suo settimo final table al Rio di Las Vegas.
Vincono Mike Gorodinsky nell’ev.#5, Benny Chen nell’ev.#6, Matt Waxman nell’ev.#7 e Michael Malm nell’ev.#8.
Non ce la fanno Daniel Negreanu (11esimo), Mike Matusow (14esimo) e l’azzurro Max Pescatori (32esimo), comunque a premio in un’evento particolarmente insidioso come quello dell’ Omaha/Seven Card Stud Hi-Low-8 or Better. Per la cronaca, da segnalare il primo final table raggiunto da uno donna in queste WSOP 2013: Julie Schneider, arrivata 8° per 19.952$ di premio.
1. Mike Gorodinsky – $216.988
2. Kristopher Tong – $134.017
3. Matthew Ashton – $86.437
4. Owais Ahmed – $62.631
5. George Fotiadis – $46.048
6. George Danzer – $34.348
7. Mack Lee – $25.993
8. Julie Schneider – $19.952
Benny Chen porta a casa una vittoria particolarmente ostica, visto il field mostruoso a cui ha preso parte. Ben 6343 iscritti, per un primo premio da 1.199.000$. Considerato un’amatore, Chen può invece vantare 12 bandierine piazzate alle WSOP, per vincite da oltre 300.000$.
Non uno sprovveduto dunque, che con il colpaccio raggiunto può, senza mezze misure, essere considerato un player professionista a tutti gli effetti, nonostante il lavoro come manager in una nota catena di ristorazione.
1. Benny Chen – $1,199,104
2. Michael Bennington – $741,902
3. Jonathan Gray – $534,505
4. Justin Liberto – $400,408
5. Dan Kelly – $302,104
6. Chris Hunichen – $229,575
7. Upeshka Desilva – $175,713
8. Robert McVeigh – $135,467
9. Theron Eichenberger – $105,154
Questa volta è Waxman ad avere un cooler a favore, risultato che lo porta poi ad avere un notevole vantaggio su Baldwin: vantaggio che giunge all’epilogo nella mano 7-4 vs A-5, con un asso al flop che spegne le speranze di rimonta per Baldwin.
Per Dario Alioto, il sogno di riportare il braccialetto in Italia si spegne in sesta posizione, in una mano di Omaha Eight-or-Better. L’heads up conclusivo ha visto contrapposti Michael Malm da una parte e Steven Wolansky dall’altra, entrambi praticamente con la stessa quantità di chips. Dopo circa 3 ore di gioco, Malm riesce a sopraffare il suo avversario, aggiudicandosi il primo successo alle WSOP della sua carriera.