Alle tante critiche mosse a questa edizione delle WSOP, se ne aggiunge un’altra particolarmente curiosa. L’organizzazione non sembra essere delle migliori: lo dimostra il fatto che, al Day1 dell’evento Stud, un giocatore abbia sbagliato il torneo da giocare, scatenando l’ilarità dei presenti al tavolo e risolvendo il tutto non senza qualche grattacapo, vista la bizzarra situazione che si è presentata. Una rarità che non capita tutti i giorni diremo, se non fosse che lo stesso episodio è successo di nuovo, al Day2 sempre nell’evento Stud.
Questa volta la sorpresa capita all’azzurro Dario Sammartino, il quale dopo un leggero ritardo, si è ritrovato al proprio posto un certo Ivan Schertezer, intento a giocare con il suo stack. Non solo le sue mani si erano impossesate dello stack di Sammartino, ma lo aveva praticamente sperperato accorciandolo quasi della metà.
Un’altra vicenda fortunatamente conclusa per il meglio, anche se le responsabilità sono da imputare all’organizzazione, la quale sembra non controllare chi si siede ad ogni tavolo all’inizio di una nuova giornata di poker. Insomma, non una buona luce per queste WSOP 2013, che sono partite con il piede giusto ma che, mano a mano, rischiano di compromettere quanto di buono fatto fin’ora a causa di un’organizzazione poco funzionale.
Che sia arrivata l’ora di una rivoluzione anche per le WSOP?