Il Day1 non è stato roseo per gli azzurri. Tra le tante comparse, nessuno figurerà al Day2 per portarsi a casa l’ambito braccialetto da 201.400$. A rendere interessante questo evento, è sicuramente la particolare struttura di gioco: niente bui, solo un ante pagata da tutti i giocatori e un “bring in” per chi volesse entrare nel piatto limpando. Un evento incentrato sull’aggressività del singolo giocatore, il quale deve necessariamente accelerare le proprie manovre per evitare di ritrovarsi lo stack irrimediabilmente accorciato.
Durante le prime battute di gioco perdiamo Rocco Palumbo e Massimo Mosele, seguiti a ruota da Alessandro Sarro, Andrea Dato, Dario Sammartino e Luca Falaschi. Quest’ultimo racconta la mano dell’eliminazione, quando con 6-6 si trova all-in in un piatto 3-handed: K-9 vs A-10 vs 6-6, con un Asso al flop che spegne ogni speranza.
Con il Day2, 71 saranno i giocatori a riprendere la marcia verso il titolo e, nonostante l’amarezza per la non presenza di giocatori italiani, il field è comunque di tutto rispetto. Al comando figura Chris Moorman, ma anche Allen Cunnigham non scherza, per un evento ancora tutto da vivere. Restate con noi per i prossimi aggiornamenti.