Il pro azzurro, un po come capitato al connazionale Dario Alioto, non riesce ad ingranare la quinta nel momento decisivo, ovvero quando è richiesto quel pizzico di fortuna in più per entrare nella storia. Alex Longobardi si ferma in 5° posizione.
Il board è di qualli che ti tagliano le gambe: 8-6-6, ma il 10 al turn e l’8 al river chiudono tutti i discorsi per il pro azzurro. Per Longobardi 63.000$ che sicuramente non sono da rifiutare, visti i 3000$ del buy-in d’ingresso. Josephy continua imperterrito la sua mattanza, arrivando in heads up finale con un destino praticamente gia scritto: all-in pre-flop A-2 vs K-10, con un board che accende parzialmente le speranze di rimonta per Silverstein visti i 3 cuori sul board [5-Q-J]. Turn e river sono però un clamoroso buco nell’acqua [3-5], così Josephy può festeggiare una vittoria scandita da quella fortuna che è mancata al nostro Longobardi così come ad Alioto nell’evento precedente.
Grande amarezza per Eric Froehlich, chipleader ad inizio giornata ma confinato in un’inaspettata 9°posizione per “soli” 14.585$. Il vincitore è Brent Wheeler, il quale vince il suo primo risultato di rilievo nel panorama live, incassando un’assegno da 191.605$. Anche in questo caso da segnalare la presenza al final table del gentil sesso: Malissia Zapata, la quale vanta attualmente il miglior risultato femminile di queste WSOP 2013.
Il 22enne canadese Berger, sconosciuto fino al momento clou della giornata, vince un piatto mostruoso con A-Q, floppando una scala nuts che riesce a farsi pagare lungo tutte le street successive. Da li in poi il vantaggio diventa considerevole, fino a giungere all’epilogo: Berger mostra K-K, mentre Clements si affida ad un progetto di scala bilatera con 10-9 [8-7-2], scala che di fatto non si concretizza.