Passano il turno giocatori come Phil Ivey, Tom Dwan e Victor Blom, tra i maggiori indiziati alla vittoria finale. Un risultato che non desta perplessità, viste le premesse: i 3 dell’ave maria distruggono il proprio tavolo senza mezzi termini, proponendo un gioco aggressivo e, fin dalle prime battute, assolutamente imprevedibile.
Nella sfida tutta al femminile tra Liv Boeree e Gaelle Baumann, a spuntarla è proprio quest’ultima, nonostante l’ottima prestazione della Boeree che sfocia però in un mare di colpi particolarmente sfortunati. La buona sorte accompagna invece Vanessa Rousso (amica e collega della Boeree), la quale batte un’intimorito Yevgeny Timoschenko, spianandogli la strada verso lo scontro con Shaun Deeb.
Si qualificano anche Daniel Cates, Chris Moorman, Antonio Esfandiari e Jonathan Duhamel.
Contro ogni previsione invece, lo scontro tra Joseph Cheong e Olivier Busquet, dove il koreano è riuscito a regolare un’avversario che fa dell’heads up il suo terreno di caccia preferito. Anche Doyle Brunson figura tra le sorprese (piacevoli, in questo caso): la leggenda del poker mondiale elimina Tom Marchese, ma dovrà comunque misurarsi nel turno successivo con uno scatenato “durrrr“.
Per Bertrand Grospellier, un heads up contro Justin Smith non particolarmente brillante, ma c’è particolarmente rammarico per lo scoppio di K-K contro Q-Q di Smith. Rovescio della medaglia invece per Phil Galfond, al quale la fortuna ha sicuramente bussato alla porta: Q-J contro A-A di Maria Ho, con un board però che da ragione allo statunitense.
La strada per l’atteso tavolo finale è ancora lunga e, visti i nomi ancora in gioco, le sorprese non tarderanno sicuramente a ripresentarsi.